Poeti che parlano della poesia e di se stessi (sempre che sia auspicabile, perché …i poeti che strane creature / ogni volta che parlano è una truffa, F. De André); letture pubbliche di testi poetici; manoscritti della nostra tradizione letteraria.
Nietzsche: i poeti sono senza pudore
I poeti non hanno pudore verso le loro esperienze intime: le sfruttano.
(F. Nietzsche)
Coleridge: poesia e filosofia
Nessuno è mai stato grande poeta senza essere nello stesso tempo un profondo filosofo.
(S. T. Coleridge)
Saba: il poeta e la meraviglia
Un poeta può essere molte cose, ma è soprattutto un bambino che si meraviglia di quello che accade a lui stesso diventato adulto.
(U. Saba)
Graves: il poeta e la grammatica
Ogni poeta dovrebbe padroneggiare le regole della grammatica prima di tentare di piegarle o romperle.
(Robert Graves)
Eliot: la lezione di Dante
Si può imparare più su come scrivere poesia da Dante che da qualunque poeta inglese.
(T. S. Eliot)
Zanzotto: l’attualità della poesia
La poesia è sempre più di attualità perché rappresenta il massimo della speranza, dell’anelito verso il mondo superiore.
(Andrea Zanzotto)
Sanguineti: la vita clandestina della poesia
La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.
(Edoardo Sanguineti)
Valery: l’impossibilità del dire
In poesia tutto ciò che deve essere detto è quasi impossibile dirlo bene.
(Paul Valery)
Hamann: la poesia lingua-madre
La poesia è la lingua madre della razza umana.
(J. G. Hamann)
Tolstoj: poesia e misticismo
Il misticismo senza poesia è superstizione, e la poesia senza misticismo è prosa.
(Lev Tolstoj, Resurrezione)